Villa La Rondinaia, detta così in quanto è aggrappata alla roccia dello sperone del Cimbrone come un nido di rondine abitata per molto tempo dallo stesso scrittore Gore Vidal.
Villa Episcopio, risalente all’XI secolo, fu sede vescovile. Fu il luogo in cui avvenne il passaggio della luogotenenza da Vittorio Emanuele III al figlio Umberto.
Già il Boccaccio (1313-1375) venne affascinato da questa terra tanto da decantarla nel Decamerone. Seconda Giornata, Quarta Novella: “Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d’ltalia; nella quale assai presso a Salerno e una costa sopra ’l mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la costa d’Amalfi, piena di picciole città, di giardini e di fontane, e d’uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatantia sì come alcuni altri. Tra le quali città dette n’è una chiamata Ravello, nella quale, come che oggi v’abbia di ricchi uomini, ve n’ebbe già uno il quale fu ricchissimo, chiamato Landolfo Rufolo…”.
Tra i personaggi illustri che scelsero Ravello come posto tranquillo per soggiornarvi, ricordiamo: Andrè Gide, Edward Norgan Forster, Greta Garbo, Federico Fellini, Jacqueline Kennedy, Gore Vidal , Totò, Humphrey Bogart, Gina Lollobrigida, Edvard Grieg, John Ruskin, Joan Mirò, Virginia Woolf, Paul Valery, Graham Greene, Tennessee Williams, Rafael Alberti, Humphrey Bogart, Paul Newman, Peter O’Toole, Robert De Niro, John Fitzgerald Kennedy e molti altri. Tutti rimasero incantati da Ravello.
Si può dire che tanto mondana e modaiola la vicina Positano, tanto è schiva e riservata la nostra Ravello.