L’evoluzione del Turismo 3.0
4 cose che gli operatori turistici dovrebbero fare
Quando si parla di Turismo 3.0 non si fa altro che descrivere l’evoluzione del turismo e l’interazione tra nuovi sviluppi futuri del mondo travel, ovvero di un fenomeno imminente, ma non ancora del tutto in atto, quindi di un’evoluzione a cui stiamo assistendo live.
La forma di Turismo che sta prendendo forma è quella di tipo collaborativo, una nuova tendenza fatta di interazioni sociali, scambi di informazioni e utilizzo di piattaforme digitali per trovare la risposta adeguata alla propria esigenza di viaggio. Il Turismo 3.0 è fatto di collaborazione tra utenti, servizi condivisi e personalizzati, attività ed esperienze ad alto tasso emotivo, tutto reso possibile in tempo reale grazie alla magia di Internet.
I primi che non devono farsi cogliere impreparati da questa rapida evoluzione del mondo del turismo sono gli operatori. Ristoratori, albergatori, titolari di attività turistiche di vario genere: tutti coloro che vivono e lavorano in prima persona nel mondo del turismo devono saper cogliere la sfida e rivelarsi all’altezza. Sì, ma come?
1. Sfruttare il contatto diretto con il cliente
È sempre maggiore il numero dei viaggiatori che scelgono di essere gli artefici della propria esperienza di viaggio così che l’intermediazione è sempre più un contatto diretto tra turista e operatore. L’operatore deve saper far tesoro di questo nuovo rapporto privilegiato: è nel rapporto che si instaura tra cliente e struttura che si gioca tutto. Il cliente va coccolato, accolto al massimo delle proprie potenzialità, conquistato, e non solo durante la vacanza: anche prima, fornendo ad esempio una gamma di servizi prenotabili già in fase di prenotazione, e dopo, restando in contatto attraverso i canali social, le newsletter, lavorando sul concetto di community.
2. Tenere alto il tasso emotivo
Il cliente va conquistato anche ponendo sempre in primo piano l’aspetto emotivo. Il turista 3.0 ora ha un approccio nuovo: cerca attività uniche e divertenti, cerca il brivido e l’emozione, cerca esperienze nuove che gli lascino letteralmente il segno. Nel 2017 la vacanza non è più solo mare, sole e relax: il turista 3.0 è molto attento ad attività più complesse e dinamiche, multidisciplinari e originali. Gli operatori devono saper stupire e intrattenere con qualcosa di nuovo.
3. Raccontarsi in prima persona
Nel turismo 3.0 le emozioni, le relazioni umane e lo scambio diretto sono più che mai fondamentali. Gli operatori devono essere capaci di cogliere la sfida offrendo una struttura turistica che sia aperta e umana, che racconti la storia che ci sta dietro: magari la storia di una famiglia, di un cambio di vita, il legame forte con il territorio. Il turista 3.0 sceglie infatti di andare (e tornare) in una struttura che sia originale e autentica e che non sia “una delle tante”. Personalizzarsi e saper fare le differenza conta.
4. Esserci sempre
Il cliente va portato in palmo di mano e il turista non ne è da meno. Ciò che gli operatori turistici del mondo 3.0 devono sempre garantire è la presenza e la disponibilità. Ciò significa rispondere sempre (e nel minore tempo possibile) a una mail, a una telefonata o a un commento su Facebook, così come garantire una reception che offra servizi complementari all’esperienza turistica e che sappia venire incontro (o anche prevedere) ogni esigenza del turista anche se non espressa, dal transfer al tour guidato, dall’attività benessere al piccolo omaggio alla partenza. Il peggiore scenario possibile? Una reception vuota e una comunicazione trascurata.